I noccioli di olive potrebbero rappresentare un’ottima materia prima per produrre etanolo in paesi come la Spagna e tutti quelli che si affacciano sul Mediterraneo e producono una considerevole quantità di oli e olive da tavola de-nocciolate e potrebbe dare l’industria di trasformazione delle olive un’ottima opportunità di convertire solo in Spagna fino a 4 milioni di tonnellate di noccioli di olive che ogni anno in una preziosa risorsa.
Trasformando i noccioli di olive in etanolo è possibile quindi il riciclaggio dei rifiuti prodotti come biocarburante. I ricercatori provenienti dall’Università di Jaén e Granada in Spagna hanno sviluppato il processo e poi pubblicato lo studio nel Society of Chemical Industry’s (SCI) Journal of Chemical Technology & Biotechnology. “I bassi costi di trasporto e trasformazione delle olive da ossi per renderli utili per essere trasformati in biocarburanti sono davvero eccezionali”, ha affermato il ricercatore Sebastián Sánchez.
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Trasformando i noccioli di olive in etanolo è possibile quindi il riciclaggio dei rifiuti prodotti come biocarburante. I ricercatori provenienti dall’Università di Jaén e Granada in Spagna hanno sviluppato il processo e poi pubblicato lo studio nel Society of Chemical Industry’s (SCI) Journal of Chemical Technology & Biotechnology. “I bassi costi di trasporto e trasformazione delle olive da ossi per renderli utili per essere trasformati in biocarburanti sono davvero eccezionali”, ha affermato il ricercatore Sebastián Sánchez.
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Il nocciolo d’oliva, prodotto nel settore dalla trasformazione nel prezioso olio d’oliva e nelle olive da tavola de-nocciolate, rappresenta circa un ¼ del totale del frutto. Il nocciolo d’oliva è ricco infatti di polisaccaridi (cellulosa ed emicellulosa) che possono essere divisi poi in zucchero e poi fermentati per produrre etanolo. “Questa ricerca promuove quindi la possibilità di utilizzare dei noccioli di olive, che altrimenti andrebbero sprecati, nella produzione di energia ed etanolo. In questo modo siamo in grado di utilizzare al 100% l’intero raccolto degli alberi” ha spiegato Sánchez.
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Il team di scienziati spiega che per trasformare i noccioli di olive in etanolo si svolgono dei pre-trattamenti utilizzando acqua calda ad alta pressione con l’aggiunta di enzimi che degradano man mano la cellulosa ed emicellulosa trasformandola in zuccheri. La soluzione di zuccheri ottenuta da questo processo viene quindi fermentata con lieviti per la produzione di etanolo. I rendimenti sono di circa 5,7 Kg di etanolo ogni 100 Kg di noccioli di olive
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